Peelings Chimici

Sono un trattamento che ha spopolato negli anni ’90 e, anche se l’utilizzo del laser ne ha fortemente ridotto l’uso, sono uno strumento in grado di dare dei risultati sorprendenti.

Consiste nell’applicazione di una sostanza chimica acida con garza, guanto o pennello sulla superficie cutanea per rimuovere lo stato superficiale dell’epidermide.

Dopo poche sedute la pelle appare luminosa, levigata, con i pori e il sebo ridotti.

La seduta è indolore e permette di tornare immediatamente alle normali attività. Nonostante la semplicità di esecuzione, è importantissimo che tale trattamento sia effettuato da un medico che possegga una buona conoscenza della pelle in un ambulatorio adeguato, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie.

Mi è capitato spesso di essere venuta a conoscenza di danni caustici, ustione dell’epidermide a volte con esiti permanenti, a causa di una scarsa professionalità dell’operatore (a volte anche non medico) o a causa di trattamenti eseguiti in luoghi con inadeguate norme igieniche.

I peelings che utilizzo da anni sono: acido glicolico, mandelico, salicilico, piruvico, lattico, tricloroacetico o soluzioni particolari.

Si esegue una seduta ogni 15 giorni circa per almeno 5 volte.